Colle e resine per il modellismo, le più comuni, il loro utilizzo e qualche piccola precauzione per ottenere i migliori risultati
Oltre al legno, prevalentemente usato
per il modellismo navale e per i diorami, è la plastica che la fa da
padrona, in questo articolo vedremo quali sono le colle adatte di uso più
comune
Colle per la plastica
Sono quelle che utilizzeremo
maggiormente. Solitamente si presentano in forma liquida e, a seconda
della marca, risultano più o meno efficaci quindi si consiglia di
spendere qualche “eurino” in più per essere sicuri di ottenere
una buona e duratura adesione tra i pezzi che andremo ad incollare.
Più sono liquide e meglio agiscono in quanto i loro solventi, quelli
che ammorbidiscono o sciolgono la plastica, possono penetrare con
maggiore efficacia. Il primo suggerimento, valido per tutti i tipi di
collante che andremo ad utilizzare, è sempre quello di pulire
accuratamente i pezzi da unire ed eliminare ogni residuo di polvere.
Prima di procedere assicuriamoci di avere a disposizione tutto quello
che ci occorre: stracci, pinzette, ed eventualmente piccole pinze a
molla (talvolta vanno bene anche le comuni mollette per il bucato) o
dei comuni elastici di gomma.
La colla va disposta su una sola
superficie e nella giusta quantità per evitare sgradevoli
gocciolature difficili da rimuovere una volta che essa si sia
asciugata. Nel caso questo dovesse succedere pulite immediatamente la
colla in eccesso con la punta di uno straccetto imbevuto di solvente.
Colle epossidiche
Le colle epossidiche sono composte da
due elementi che vanno uniti insieme al momento dell'uso: l'adesivo
vero e proprio e l'indurente, o catalizzatore. Quando utilizzate
questi tipi di collanti attenetevi scrupolosamente ai dosaggi
suggeriti dal produttore: aumentare le dosi del catalizzatore non ne
accelera l'indurimento, al contrario, rischiereste di avere un
materiale troppo duro o granuloso che non sortirebbe l'effetto
desiderato. Fate attenzione anche alle temperature di esercizio, se
indicate, poiché le colle epossidiche agiscono in maniera più
efficace in un range termico ben definito. Una volta mescolate le due
componenti (utilizzate delle siringhe graduate, nel caso di piccole
quantità da dosare) otterrete un prodotto generalmente filamentoso,
un po' difficile da applicare. Aiutatevi con stuzzicadenti o piccole
spatole da decoratore e agite in fretta prima che il processo chimico
dei due componenti inizi ad indurire la colla. Normalmente il tempo
di presa varia tra i 5 e i 10 minuti, da qui l'importanza di avere
strumenti che tengano efficacemente i pezzi in opera, mentre per
l'essiccazione completa attendete almeno 24 ore. Le colle epossidiche
sono molto resistenti e sono particolarmente indicate per incollaggi
strutturali. Sono adatte a quasi tutti i materiali, ma il consiglio è
sempre quello di effettuare prima delle prove su pezzi di scarto.
Colle cianoacrilate o colle al cianuro
Meglio conosciute come “supercolla”
sono adesivi tenaci per quasi tutti i materiali (eccezion fatta per
quelli porosi) Normalmente vengono vendute in tubetti forniti di un
pratico dosatore, ma alle volte può risultare più comodo versarne
alcune gocce su una superficie di vetro e prelevarne la quantità
voluta con uno stuzzicadenti. I cianoacrilati fanno presa in
pochissimi istanti, quindi siate rapidi e precisi quando unite i
pezzi, il consiglio è quello si fare una prova a secco, prima di
procedere all'incollaggio, perché una volta che la colla ha fatto
presa non avrete più modo di separarli. Le colle al cianuro si
presentano in forma liquida e in gel, quest'ultimo è più indicato
in quanto limita il rischio di gocciolature, soprattutto nell'unione
di pezzi verticali. Attenzione! Le colle cianoacrilate incollano
“maledettamente” anche la pelle: non tentate mai, nel caso
doveste trovarvi le dita “appiccicate” tra di loro, di usare
attrezzi taglienti per separarle, ma usate delicatamente il manico di
un cucchiaino possibilmente lubrificato con olio o sapone liquido.
Colle viniliche
Sono le colle più comuni, adattissime
per legno, carta e tessuti. Sul mercato si trovano di due tipi
differenti: una che, una volta asciugata, rimane bianca, l'altra
invece diventa trasparente, preferite quest'ultima alla prima. Le
colle viniliche rimangono flessibili e sono l'ideale per dare forma
ai tessuti (per esempio per dare alle bandiere o agli stendardi
quella forma particolare che le fa sembrare smosse dal vento) e hanno
la caratteristica di essere reversibili, ossia possono essere rimosse
facilmente facendo uso di acqua tiepida.
Mastici o adesivi a contatto
Infine vi sono gli adesivi a contatto o
mastici. Questi risultano particolarmente indicati quando si tratta
di unire tra loro grandi superfici. Si presentano come un liquido
denso e filamentoso che va applicato con una spatola dentata su
entrambe le parti da unire, prima di farle combaciare tra di loro,
lasciate asciugare all'aria i solventi che la compongono (ve ne
accorgerete quando passandoci sopra la punta di un dito, questo non
rimarrà attaccato) quindi unite i pezzi esercitando su di essi una
modesta pressione). Esistono anche delle comodissime confezioni in
forma spray, particolarmente indicate per incollare i fogli di carta
sulle lastre di compensato che devono essere ritagliate col traforo
Infine ricordate sempre di lavorare in
un ambiente arieggiato per non respirare i gas prodotti dai solventi
e, nel caso, proteggere naso e bocca con delle mascherine. Buon
lavoro e buon divertimento
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